
Confcooperative Sardegna: La cancellazione delle cooperative spurie da parte del Ministero fa pulizia nel tessuto cooperativistico
Nei giorni scorsi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha provveduto alla terza cancellazione consecutiva in meno di un anno di cooperative inattive dal Registro delle imprese.
La quasi totalità delle oltre 7.000 cancellazioni di quest’ultimo atto ministeriale è riferita a cooperative che non aderiscono ad alcuna delle centrali cooperative tenuto conto che queste ultime, attraverso il servizio di revisione e vigilanza sulle aderenti, tengono sotto controllo quasi il 100% delle loro associate.
«Si tratta di un provvedimento particolarmente importante che serve a contrastare in maniera ferma e decisa il fenomeno delle false cooperative» ha detto Maria Grazia Patrizi, Presidente di Confcooperative Sardegna, che ha aggiunto: «Soprattutto in questo determinato momento storico abbiamo bisogno di economia pulita rispetto agli appalti, rispetto agli affidamenti diretti, rispetto ai contratti applicati contro i lavoratori e non a favore delle comunità e dei lavoratori. A maggior ragione quindi condivido appieno le parole del nostro Presidente Nazionale Maurizio Gardini, il quale ha ribadito che cattiva impresa vuol dire cattivo lavoro e cattiva economia e di conseguenza deve essere estirpata»
La Presidente Patrizi ha poi concluso: «Con soddisfazione posso affermare che se già sono un numero estremamente limitato le cooperative aderenti a Confcooperative cancellate a livello nazionale (82 su 7.000), per quelle della Sardegna questo numero diventa praticamente irrilevante essendo solo 3. Questo testimonia il grande impegno della nostra organizzazione, a tutti i livelli, nel voler difendere la cooperazione positiva, quella vera riconosciuta dalla Costituzione»
Cagliari, 9 luglio 2025