Il settore pesca chiede interventi straordinari per il caro gasolio

Un intervento economico straordinario a sostegno delle imprese ittiche per fronteggiare la crisi energetica ed evitare che resti fermo in porto 1 peschereccio su 2. A chiederlo al governo è l’Alleanza delle Cooperative pesca nel corso di un incontro al Mipaaf con il sottosegretario Franceso Battistoni. «La tempestività, mai come in questo momento, è fondamentale. I costi del carburante corrono con aumenti che sono quasi del 100% rispetto solo a qualche mese fa. Occorre un provvedimento urgente, che consenta di avere ristori immediati così da garantire lavoro e reddito», evidenzia l’Alleanza. Risorse che, secondo la cooperazione, sono da destinare a tutto il comparto ma con una attenzione particolare a quella parte della flotta peschereccia che investe di più in carburante per portare avanti la propria attività. «Il settore, già fortemente provato dalla pandemia, non può permettersi un lungo stop. Bisogna dare un segno di ascolto tangibile al malessere delle marinerie che stremate hanno deciso di fermarsi per manifestare tutto il loro disagio». Oltre a misure per tamponare l’emergenza, secondo l’Alleanza, occorre riformare il sistema degli ammortizzatori sociali per il settore così da poter puntare su sostegni strutturali al reddito, da attivare in momenti di crisi come questo.

Anche le organizzazioni del settore pesca della Sardegna hanno emanato un comunicato stampa unitario al riguardo per informare l’opinione pubblica e le istituzioni politiche regionali rispetto alla gravità della situazione e presentare le loro proposte di intervento.

Cagliari, 9 marzo 2022

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